Da 15 ore so che sono positiva al Covid ed è stato un po' come il gatto di Schrödinger, fino a che non lo sai davvero chissà se il gatto è morto o è ancora vivo e quindi c'è quel momento in cui speri di essere negativa ma sei già positiva e il mondo in questa dualità mista potrebbe confondersi, implodere, sta finendo, finisce, era tutto qui, non.
Abbiamo iniziato a pensarlo così forte che alla fine è successo. Abbiamo comprato casa a Parigi.
Finalmente la primavera è arrivata.
Gli stereotipi, come dice il mio essere umano preferito, sono metà veri, metà falsi e ognuno vede la metà che gli fa più comodo.
Dovevo saperlo che prima o poi avremmo fatto qualcosa insieme.
Sono giorni di molte parole asciutte in tempi umidi, giorni di facce da vedere in webcam e mani da immaginare lievi sulla testa, di sentimenti da colorare dentro i bordi. Sono tempi in crisi dove remiamo senza pensare. Giorni senza gambe che non vanno da nessuna parte e senza fianchi a cui attaccarsi per divertirsi un po’. Sono giorni in cui i secondi sono sempre 86 mila e 400 e mai uno di più o di meno. Giorni che potresti anche innamorarti ma che se non lo fai è meglio e se lo fai è meglio che baci il cuscino.
Io ero quella che quando andava a scuola si alzava all'ultimo momento, faceva colazione trangugiando i biscotti (perché la colazione è sacra), si vestiva in 4 minuti (lavaggio denti compreso) e con i capelli arrufati e lo zaino fatto per fortuna la sera prima iniziava a correre per sentire suonare la prima campanella.
Parigi l’ho scelta tardi, alla soglia dei miei 40 anni. Sono qui da poco più di 4 mesi e più passano le settimane, più mi chiedo se sia stata io a scegliere lei o lei a scegliere me.
Un paio di settimane fa io e Robi abbiamo caricato le bici sul treno per andare a vedere il Museo Atelier di Rosa Bonheur. Caduta nell'oblio in Francia ma famosa e apprezzata all'estero soprattutto negli Stati Uniti, Rosa Bonheur è stata una delle figure più importanti del suo tempo, per il suo talento, il suo carattere, la sua fantasia. Si impegna per tutta la vita a guadagnare e mantenere la sua indipendenza in un mondo artistico che parla prevalentemente al maschile.