
Parigi l’ho scelta tardi, alla soglia dei miei 40 anni. Sono qui da poco più di 4 mesi e più passano le settimane, più mi chiedo se sia stata io a scegliere lei o lei a scegliere me.
Parigi l’ho scelta tardi, alla soglia dei miei 40 anni. Sono qui da poco più di 4 mesi e più passano le settimane, più mi chiedo se sia stata io a scegliere lei o lei a scegliere me.
Un paio di settimane fa io e Robi abbiamo caricato le bici sul treno per andare a vedere il Museo Atelier di Rosa Bonheur. Caduta nell'oblio in Francia ma famosa e apprezzata all'estero soprattutto negli Stati Uniti, Rosa Bonheur è stata una delle figure più importanti del suo tempo, per il suo talento, il suo carattere, la sua fantasia. Si impegna per tutta la vita a guadagnare e mantenere la sua indipendenza in un mondo artistico che parla prevalentemente al maschile.
Nonostante siano più di due anni che vado in Francia un mese sì e uno no, ho iniziato a usare timidamente qualche parola di francese solo dopo che io e Roberto abbiamo deciso di andare a vivere insieme a Parigi. Per la serie "mo mi tocca per forza". Prima parlavo sempre in inglese con chiunque (tranne con gli italiani e vi assicuro che a Parigi ce ne sono parecchi, per non parlare di ravennati, una vera invasione).
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