Non c’è stato un momento in cui ho pensato di volerlo fare, lo stavo già facendo. Ho iniziato come speaker in una radio di un paese di mare del centro Italia e sono arrivata nello studio di registrazione di Radio 105, ho attraversato librerie, RCS, altre radio per poi decidere che il mio destino era in libertà o quasi: sono diventata libera professionista nel 2014 quando ho creato BalenalaB. Diventare freelance mi ha richiesto un grande cambiamento di mentalità, di atteggiamento, un atto di grande sincerità con me stessa: mi ha fatto capire cosa vuol dire tenere davvero a qualcosa, farla crescere, amarla, farci a cazzotti, sentirsi profondamente riconosciuta.
Risoluta, testarda, delicata. Cerco l’ordine con tenacia perché non mi appartiene per natura: non inizio a lavorare se la casa è in disordine, con la speranza che il mio dentro assomigli al mio fuori.
Mi piace l’atmosfera del mattino ma spesso produco il meglio tardi la sera. Il mio lavoro non è lineare: ho bisogno di sorprendermi spesso per tenere la mente pronta all’insight e in questa ricerca di stimoli a volte scopro oggetti, situazioni, evidenze che non lo so ancora ma mi serviranno. Non mi è facile vedere il limite tra curiosità e distrazione: per lavoro devo assumere atteggiamenti diversi, seguire progetti differenti, stare immersa nei social e nella comunicazione, con le persone, costruire relazioni, immaginare, generare. Quando creo però chiudo tutto: posta elettronica, notifiche, metto il telefono in modalità aerea. A malapena rispondo al citofono e solo se è il corriere.
Penso spesso a Don Draper e Peggy Olson a Madison Avenue, a quanto si siano divertiti a fare la pubblicità: sono una nostalgica delle agenzie di una volta e anche dei loro budget.
Mi innamoro dei clienti che si fidano, di quelli che fanno lavori strani e ci credono da morire, che investono in copywriting perché credono nel potere delle parole, di quelli che vogliono me a qualunque costo. Di quelli che mi sentono alla radio, in TV o nello store di H&M come voce ufficiale e mi mandano un messaggio per dirmelo, quelli che se mi affidano un lavoro sanno che non posso fare il miracolo da sola ma che mi servono collaborazione, entusiasmo, verità.
Scappo dai maleducati che non rispondono ai preventivi, alle mail, alle domande, da quelli che cercano un copy qualsiasi, da quelli che pensano che tutto gli è dovuto, meglio se per ieri. Sono convinta che il successo arrivi specializzandosi, scoprendo cosa ti piace fare e cosa sai fare e farlo. È una sorta di rivelazione che diventa un dovere morale portare a compimento. Per questo sulle balene ho fondato il mio impero.